
«Si lavora per negare l’inclusione – sottolinea Matteo Mandressi, componente di segreteria della Cgil provinciale, con delega all’immigrazione – sottraendo quelle figure in grado di favorire l’integrazione nella società. In questo modo, peraltro, si va a colpire il lavoro. In un colpo solo si lascia le persone senza un impiego e si sbattono in strada i richiedenti asilo, estremizzando da una parte la “questione immigrazione” e scaricando sulla società tensioni e costi».