Dopo il regime provvisorio del 2024, la Legge di Bilancio 2025 aveva previsto un parziale esonero contributivo alle lavoratrici dipendenti (escluse le lavoratrici domestiche) e quelle autonome, madri di 2 figli, con modalità erogative e percentuali di decontribuzione demandate a
un decreto attuativo che non ha mai visto la luce, lasciando molte lavoratrici nell’incertezza.
Con il DL 95/2025, la decontribuzione viene sostituita, per il solo anno 2025, da bonus da erogare a fine anno in un’unica soluzione, per un importo di 40 € per ogni mese lavorato.
Il bonus, da richiedere all’INPS, spetta alle lavoratrici madri autonome e dipendenti, escluse
le lavoratrici domestiche, con un reddito da lavoro non superiore a 40.000 € annui, con 2 figli
fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo e a quelle con almeno 3 figli fino al
compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo con rapporti di lavoro autonomo o dipendente a tempo determinato.
Il bonus non si applica alle lavoratrici dipendenti con lavoro a tempo indeterminato, madri di
almeno 3 figli, che continuano a beneficiare dell’esonero contributivo fino a 3.000 € annui,
previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
CHIEDIAMO AL GOVERNO DI EMANARE SUBITO IL DECRETO ATTUATIVO, che definisca modalità di presentazione delle domande e di erogazione del bonus, pur ribadendo la nostra contrarietà a bonus, provvedimenti non strutturali, non progressivi e senza certezze. Il bonus viene erogato in un’unica
soluzione solo per farlo sembrare più consistente.
SERVONO VERE POLITICHE A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ E SERVIZI PER L’INFANZIA.