CGIL: L’ordinanza del sindaco offende la città. Il 23 diremo al sindaco che non sarà un’ordinanza a cancellare la COMO SOLIDALE

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Como, purtroppo, è di nuovo alla ribalta della stampa nazionale perchè additata come città in cui si negano i diritti e le tutele per i soggetti più fragili.

L’ordinanza emessa dal sindaco, che colpisce i poveri della città impedendo loro non solo di sostare nel centro storico ma addirittura di essere sfamati dai volontari e dalle volontarie che di loro si occupano, è a nostro avviso un atto offensivo verso i cittadini comaschi. La giunta Landriscina anziché preoccuparsi di promuovere politiche per sconfiggere la povertà emette ordinanze che mirano a togliere dalla vista i poveri. Solo per le festività natalizie, però. Lo chiamano decoro urbano, a noi pare un atto indecoroso e inumano.

Questa amministrazione non ha ancora lasciato trapelare nulla in merito a quali siano i progetti per il futuro della città, non ha ancora affrontato le questioni che riguardano la vita dei cittadini (mobilità, grandi opere, modello di sviluppo) ma sin dal suo insediamento è impegnata a contrastare gli “ultimi”. Rimuovere panchine, chiudere rubinetti d’acqua, recintare a spese dei contribuenti luoghi di riparo per i migranti senzatetto, imporre contravvenzioni a nullatenenti scadendo nel ridicolo.

Dopo le intimidazioni del Veneto fronte skinhead e di Forza Nuova, il volontariato comasco si ritrova a subire ammonimenti e inibizioni da parte dell’ammnistrazione comunale.

Verrebbe da dire, amaramente, che c’era da aspettarselo, visto che lo stesso sindaco ha scelto di non partecipare alla grande manifestazione popolare del 9 dicembre con la presenza di alte cariche istituzionali.

La Cgil sostiene invece la solidarietà e l’impegno dei volontari che si prendono cura dei soggetti che vivono in condizione di marginalità. Per questa ragione, invitiamo tutti a partecipare sabato 23 dicembre alle 10 avanti all’ex chiesa San Francesco in largo Lorenzo Spallino 1 a Como al Bivacco solidale, nello stesso luogo dove domenica 17 dicembre, tradendo lo spirito stesso del Natale, è stato impedito dai Vigili urbani, con una indicazione politica inqualificabile, ai volontari di dare cibo a chi ha fame.

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