Elezioni RSU 2018 Scuola: si vota il 17, 18 e 19 aprile – aggiornamento diplomati magistrali e decisione del Consiglio di Stato: necessaria una soluzione politica

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Elezioni RSU 2018: si vota il 17, 18 e 19 aprile 2018:  definito il calendario delle votazioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel comparto “Istruzione e Ricerca” e in tutto il pubblico impiego.

Martedì 9 gennaio 2018 si è tenuto l’incontro tra ARAN e organizzazioni sindacali per la definizione del calendario delle votazioni per il rinnovo delle RSU nel 2018 in tutti i comparti pubblici e quindi in tutti i settori del comparto “Istruzione e ricerca” (scuola, università, ricerca e alta formazione artistica musicale e coreutica).

In base al Protocollo firmato in data 4 dicembre 2017 nel quale le parti si erano impegnate a definire il calendario dettagliato entro il 10 gennaio 2018 e a prevedere la data delle votazioni entro e non oltre il 20 aprile 2018; considerato che si è conclusa la fase di incertezza sulla data delle elezioni politiche (che si terranno a marzo 2018); le parti hanno dunque condiviso di fissare le elezioni per il rinnovo delle RSU nei giorni 17, 18 e 19 aprile 2018.

L’annuncio delle elezioni da parte delle organizzazioni sindacali e l’inizio della procedura elettorale è previsto per il 13 febbraio 2018.

Sul sito il testo del Protocollo sottoscritto. A questo indirizzo la pagina con la modulistica.

Diplomati magistrali e decisione del Consiglio di Stato:
necessaria una soluzione politica

Dopo la decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, che ha stabilito l’esclusione dalle graduatorie ad esaurimento dei diplomati magistrali, abbiamo immediatamente chiesto un incontro al Miur per individuare una soluzione politica al problema.
Il 4 gennaio si è tenuto il primo incontro. In quella sede si è sollecitata la soluzione politica dell’intera questione che riconosca i diritti di tutti e non lasci a casa nessuno.
Unitariamente FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno posto sul tavolo le loro richieste, considerando come priorità:

  • salvaguardare l’anno in corso, tutelando la continuità didattica e la serenità del lavoro dei tanti docenti che in forza delle sentenze cautelari stanno operando con serietà nelle scuole
  • riaprire le graduatorie d’istituto per permettere l’inserimento dei docenti che, collocati in GAE e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia
  • salvaguardare i punteggi acquisiti mediante il servizio svolto in questi anni in forza delle sentenze cautelari
  • salvaguardare i punteggi acquisiti mediante il servizio svolto in questi anni in forza delle sentenze cautelari
  • tutela dei lavoratori che potrebbero trovarsi espulsi dalla scuola per effetto del superamento del limite di 36 mesi stabilito dal comma 131 della legge 107/15;
  • a regime prevedere una norma ad hoc, al fine di ricomporre i diritti dei docenti a vario titolo interessati al contenzioso in questione

In un quadro complesso in cui si muovono interessi contrapposti e legittimi, da parte dei docenti già presenti nelle GAE, dei laureati in scienze della formazione primaria e dei diplomati magistrali, è necessario tracciare una soluzione che tenga insieme tutti gli interessi in campo. È quindi chiaro che, a fronte della chiusura delle GAE, è necessario individuare un percorso riservato di accesso alle assunzioni in ruolo, in analogia con quanto già stabilito per i docenti abilitati della scuola secondaria. In ogni caso, il pronunciamento del Consiglio di Stato non ha effetti diretti e immediati sugli interessati. Leggi il verbale dell’incontro.

L’Amministrazione si è dichiarata disponibile rispetto alle richieste formulate e si è riservata un approfondimento, riconvocando i sindacati per martedì 16 gennaio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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