GLI EDILI SI FERMANO IL 7 NOVEMBRE PER RIVENDICARE SICUREZZA SUL LAVORO

unedi 7 novembre  i lavoratori edili a livello nazionale sciopereranno un’ora per rivendicare maggior sicurezza sul lavoro.

In Lombardia sono previste una serie di iniziative per sensibilizzare le imprese, le istituzioni e tutti i soggetti che operano nella filiera delle costruzioni (architetti, ingegneri, geometri, lavoratori autonomi, ecc.).

A Bergamo, Como, Lecco, Sondrio, Milano e Pavia le Segreterie Territoriali di Feneal Filca e Fillea si incontreranno con i Prefetti, invitandoli a spedire una missiva al governo nella quale si sollecita il completamento di quanto previsto dal DLGS 81/2008 con la costituzione della patente a punti (strumento fondamentale per la selezione e il sistema di qualificazione delle imprese), l’intensificazione dei controlli e l’aumento delle sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, il ripristino del DURC nella sua forma originaria, passando in tempi brevi alla certificazione della congruità e il contrasto al lavoro irregolare moltiplicatore di incidenti e di infortuni mortali.

Le assemblee con i lavoratori verranno svolte dalle RLST in tutti i territori della Lombardia. Tra le altre verranno svolte assemblee nel grande cantiere della riqualificazione della statale 36 (Morbegno) e in cinque grandi cantieri edili di Milano.

La sicurezza sul lavoro deve essere considerata dalle imprese un investimento e non una spesa, deve essere considerata un prerequisito e non una variabile dell’organizzazione del lavoro.

Di lavoro si deve vivere, non morire.

Pertanto l’obiettivo è che i lavoratori, dopo una giornata di lavoro, ritornino alla loro case tra gli effetti della loro famiglia.

Per queste ragioni Feneal Filca e Fillea rivendicano l’applicazione del CCNL edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione, rivendicano uguali diritti e uguali prestazioni, e rivendicano un’efficace lotta alla corruzione e all’illegalità, che sono foriere di mancate applicazioni delle norme legislative e contrattuali.

Il fondamentale ruolo dei RLST, con la recente messa in rete a livello regionale, deve avere in futuro maggior efficacia ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro nella quotidianità del cantiere.

I numeri sono impressionati: in Lombardia nel 2015 si sono registrati 152 infortuni mortali, di cui 25 nella filiera delle costruzioni; in Italia si sono registrati 694 infortuni mortali (di questi il 22,5% nel comparto edile) e 632.000 sono gli infortuni, insieme a 59.000 denunce di malattie professionali.

La sicurezza sul lavoro, la lotta agli infortuni non è solo problema sindacale, ma sociale, politico e istituzionale perché misura il tasso di rispetto che una società ha nei confronti di chi suda salario.

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