IL PERSONALE CRI DEL COMITATO DI COMO DA QUATTRO MESI SENZA STIPENDIO

[vc_row][vc_column][vc_column_text]TANTE PROMESSE MA POCHI FATTI, IL PERSONALE CRI DEL COMITATO DI COMO DA QUATTRO MESI SENZA STIPENDIO.

Con la presente le scriventi Segreterie Territoriali, constatano che a tutt’oggi alla Croce Rossa
Italiana del Comitato di Como, non interessano i problemi dei propri dipendenti.
Abbiamo chiesto un incontro urgente con il Commissario, per intervenire in nome e per conto
di quelle Lavoratrici e quei Lavoratori che non percepiscono lo stipendio oramai da quattro
mesi. Abbiamo ricevuto molte rassicurazioni, inerenti al pagamento ameno di una delle quattro
mensilità, purtroppo alle parole non sono seguiti i fatti.
Non riteniamo né giusto e corretto un comportamento tale ai danni dei Lavoratori, che
giornalmente sempre in prima fila stanno mettendo, come i rispettivi Colleghi della Sanità, a
rischio la loro salute nella lotta all’emergenza coronavirus, ma questo è il riconoscimento
che meritano?
Ci domandiamo: “questo è lo spirito solidaristico della Croce Rossa o è altro?”
Chiediamo che Sua Eccellenza il Prefetto di Como, apra un tavolo al fine di poter garantire con
la Sua Autorità, quanto deve essere riconosciuto ai Lavoratori del Comitato della Croce Rossa
di Como, tramite una conciliazione sottoscritta sia dalla CRI sia dalle OO.SS., rispetto al
riconoscimento economico vantato dai Lavoratori.
Ricordiamo inoltre, che il Personale in questi momenti è alle prese con malattie e non sappiamo
se causate dal contagio COVID-19 o da altro, ma possiamo attestare che per sostituire le
assenze, gli Operatori stanno oltretutto svolgendo ore di straordinario per garantire la presenza
sulle ambulanze.
Dateci l’opportunità di ringraziare queste Donne e Uomini che senza aver ricevuto lo stipendio,
sono SEMPRE PRESENTI h24, anche come Volontari sui mezzi di soccorso, nel garantire la
sicurezza e la salute dei cittadini comaschi.
Le Segreterie Territoriali
CGIL F: G. Callisto

CISL FP dei Laghi: G. Landi

UIL FPL del Lario:  M. Coppia[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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