LE AZIENDE DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE COORDINATE DA FEDERALIMENTARE SI FERMANO A COMO. SCIOPERO DI QUATTRO ORE, BLOCCO STRAORDINARI e FLESSIBILITÀ ORARIA

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Le aziende dell’ industria alimentare, coordinate da Federalimentare, anche a Como, si fermano. Venerdì 9 ottobre i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno proclamato in tutta Italia uno sciopero: quattro ore alla fine di ogni turno, blocco straordinari e flessibilità oraria.
Sul territorio, la protesta organizzata dai sindacati prevederà due presidi:  alle 15.30 fuori dalla sede di Confindustria Como, e dalle 10 alle 11 e dalle 18 alle 19 all’esterno della Spumador (gruppo Refresco) di Caslino al Piano. Inoltre, saranno organizzati volantinaggi e assemblee in diverse aziende del territorio. Secondo i dati Istat aggiornati al 2018, stiamo parlando di un settore che, a livello provinciale, considerata la filiera alimentare e delle bevande, conta 65 aziende e 2600 dipendenti. Soprattutto, si parla di un settore che, nei mesi più complicato della pandemia, ha continuato a dare il proprio contributo fornendo un servizio essenziale.Al centro della protesta il mancato rinnovo del contratto nazionale, firmato da tre associazioni datoriali, ma non da Federalimentari collegata a Confindustria
Il rinnovo del contratto consente ai lavoratori d’avere un aumento salariale di 119 euro a regime, lotta ai contratti pirata nel lavoro in appalto, ampliamento dei congedi parentali, più salute e sicurezza, rafforzamento ed universalizzazione del welfare, normativa sullo smart working, diritto alla disconnessione e tutela della privacy e del diritto alla formazione.

La scelta delle associazioni non firmatarie, coordinate da Federalimentare e collegate a Confindustria,  è dettata, in sostanza, dall’indisponibilità a riconoscere un aumento salariale di soli tredici euro.

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