CGIL COMO: FERMA CONDANNA DELL’AZIONE DEL VENETO FRONTE SKINHEADS, IL PREFETTO CONVOCHI UN TAVOLO.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Nella serata di martedì 28 novembre, nel corso della riunione del coordinamento Como Senza Frontiere presso il chiostrino di Sant’Eufemia, si è verificata l’irruzione di un gruppo di persone qualificatesi come : “Associazione Culturale Veneto Fronte Skinheads”. Il drappello di individui ha interrotto i lavori del coordinamento, e con modalità tracotanti e muscolari, ha imposto ai presenti la lettura di un documento dal titolo “Como Senza Frontiere: ipocriti di mestiere”.
La Cgil di Como aderisce, sin dalla nascita, al coordinamento Como Senza Frontiere: rete di organizzazioni e singoli che vanno dall’associazionismo, laico e cattolico, fino ai partiti ed ai sindacati. Un gruppo di realtà strutturate che si riuniscono per promuovere politiche sull’immigrazione connotate dai principi della legalità, dell’accoglienza e dell’integrazione. Irruzioni come quella di martedì sera preoccupano e fanno riflettere, non devono essere sottovalutate. n un momento nel quale la crisi segna ancora pesantemente la condizione di lavoratori, pensionati, disoccupati e migranti, alimentare la xenofobia e l’odio razziale non può che produrre una ferma denuncia.
La risposta è, ancora una volta, la democrazia, l’accoglienza, l’integrazione, il lavoro, la lotta alla disoccupazione. Pratiche quotidiane per il più grande sindacato italiano.
Chiediamo con forza un intervento di ferma condanna da parte di tutte le istituzioni e le forze politiche e sociali rispetto all’episodio del 29 novembre. Chiediamo al Prefetto di Como la convocazione di un tavolo a tema che veda un’ ampia partecipazione delle forze sociali democratiche.
A sostegno ed in solidarietà ai membri di Como Senza Frontiere mettiamo a disposizione, per le prossime riunioni, la nostra sede, un luogo protetto di confronto, la casa delle lavoratrici e dei lavoratori.
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