NO PILLON: MANIFESTAZIONE A MILANO IL 10 NOVEMBRE. PARTENZE DA COMO NEL PRIMO POMERIGGIO

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sabato 10 novembre è prevista a Milano la manifestazione contro il decreto Pillon. Da Como: partenza per Milano con ritrovo alle 13.30 alla Stazione di Como Borghi (Trenord delle 13.51). La manifestazione si terrà in Piazza della Scala a partire dalle 15. Per chi si trova già a Milano, lo striscione unitario di Como si troverà sotto Palazzo Marino.

In un momento nel quale la libertà ed il diritto all’autodeterminazione, in particolare delle donne, vengono costantemente messi in discussione , il disegno di legge proposto dal Senatore Pillon sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori ci porta indietro di 50 anni e trasforma le vite degli ex coniugi e dei loro figli/e in un percorso a ostacoli.

A parole il decreto vorrebbe conciliare problemi, ma di fatto crea maggiori contrasti, imponendo regole che stravolgerebbero la vita proprio di quei figli che vorrebbe tutelare. L’iniziativa legislativa mira, infatti, a ristabilire il controllo pubblico sui rapporti familiari e nelle relazioni attraverso interventi disciplinari, con una compressione inaccettabile dell’autonomia personale dei/delle singoli/e.

Diciamo No alla mediazione obbligatoria e a pagamento, perché la mediazione ha come presupposto la scelta volontaria delle parti e relazioni simmetriche non segnate dalla violenza

Diciamo NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori, che comportano la divisione a metà dei figli/e considerati alla stregua di beni materiali. 

Diciamo NO al mantenimento diretto, perché presuppone l’assenza di differenze economiche di genere e di disparità per le donne nell’acceso alle risorse, nella presenza e permanenza sul mercato del lavoro, nei livelli salariali e nello sviluppo della carriera.

Diciamo NO al piano genitoriale, perché incrementa le ragioni di scontro tra i genitori e pretende di fissare norme di vita con conseguenti potenziali complicazioni nella gestione ordinaria della vita dei minori.

 

Diciamo NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale, proposto dal Ddl che presuppone esservi manipolazione di un genitore in caso di manifesto rifiuto dei figli di vedere l’altro genitore con la previsione di invertire il domicilio collocando il figlio proprio presso il genitore che rifiuta.

 

 

Telefono Donna (rete Di.Re),  “8 marzo a Como con NONUNADIMENO”, ARCI , CGIL

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Precedente

Prossimo