Poste: Slc Cgil, “Un accordo storico contro il ‘lavoro povero’. Vantaggi innovativi a tutela di tutti i lavoratori”.

Un accordo storico contro il ‘lavoro povero’. È quello intervenuto nella tarda serata del 16 maggio scorso fra i vertici di Poste Italiane, Slc Cgil e le altre sigle sindacali.
“L’intesa, che ha valenza triennale, -fa sapere la SLC CGIL- prevede due grandi novità: la prima è
l’innalzamento del turn over dal 40 al 75 per cento nel triennio. La seconda è la particolare attenzione rivolta ai
contratti part time, il cosiddetto lavoro povero, lì dove, con questo accordo, si prevede la possibilità di
conversione a tempo pieno a tutti i part time presenti in azienda, sia volontari che involontari”.
La definizione del nuovo accordo è stata l’occasione per intervenire complessivamente sul sistema delle politiche
attive del lavoro, introducendo novità importanti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori più fragili, come ad
esempio le salvaguardie per le conversioni Full Time a favore di inidonei al motomezzo e lavoratori affetti da
gravi patologie o inabilità a seguito di infortunio; un altro elemento innovativo è l’assunzione immediata e diretta delle lavoratrici in stato di gravidanza, mentre, in precedenza, avevano solo un diritto che si realizzava a fine maternità (con perdita di anzianità retributiva e contributiva) .
Il Segretario nazionale della SLC valuta positivamente l’accordo raggiunto anche per gli importanti avanzamenti contro la precarietà:
“Non solo con l’aumento del tasso di turn over potremo garantire un numero maggiore di stabilizzazioni nel
triennio -sono le parole di Di Ceglie- ma consideriamo un grande risultato aver convinto l’azienda a procedere
con assunzioni solo full time”.
“Questa intesa è giunta al termine di una serrata trattativa in cui abbiamo fatto valere le ragioni del lavoro –
commenta soddisfatto Di Ceglie- ed è dunque il risultato di una battaglia di civiltà, perfettamente in linea con
quelle della Cgil che in questo momento è impegnata nella raccolta firme per i referendum. Sappiamo che questo
è solo l’inizio, molte cose sono ancora da sistemare, -conclude il sindacalista- ma l’accordo di ieri sera segna un
passo decisivo nella giusta direzione”.

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