La società PIKDARE proprietaria del marchio “PIC” Trasferisce fuori provincia uffici e magazzini

comunicato sindacale RSU FIM FIOM UILM PIKDARE
Oggetto: La società PIKDARE proprietaria del marchio “PIC” Trasferisce fuori provincia uffici e
magazzini.

Pikdare, società leader nella fabbricazione e distribuzione di dispositivi medici, prodotti conosciuti da molti con
il marchio “PIC” ha comunicato che trasferirà nei prossimi mesi i suoi uffici principali a Milano, creando
notevoli disagi e sacrifici per i dipendenti coinvolti.
Anche i magazzini, pur non gestiti direttamente dopo lo scorporo da Artsana, saranno trasferiti a Caleppio.
È con profonda preoccupazione che ci rivolgiamo alla stampa e all’opinione pubblica riguardo alle recenti
decisioni di Pikdare che impatteranno significativamente sul territorio e sui lavoratori.
Innanzitutto, è necessario ricapitolare brevemente la storia di una delle più importanti aziende lariane.
Nel 1946 Piero Catelli fondò l’azienda Artsana che aveva come principale business la distribuzione di siringhe.
Nei decenni successivi, Artsana diventò leader nazionale in diversi settori; in particolare nella
fabbricazione/distribuzione dei prodotti per l’infanzia (marchio Chicco) e di dispositivi medici (marchio PIC).
Dopo la scomparsa del fondatore, nel 2016 il fondo Investindustrial acquisisce il controllo del 60 % della
società.
Nel 2017 la parte medicale viene scorporata da Artsana. Nasce la società Pikdare.
Nel 2018 Pikdare insieme all’azienda Polacca HTL Strefa è diventata parte del Gruppo MTD.
Nel 2022 parallelamente all’uscita della famiglia Catelli Entra nel capitale di MTD il fondo QuattroR.
Del mese scorso la notizia che MTD Group incorporerà nel suo asset il portafoglio di aghi penna e BGM di
Ypsomed.
Con questi processi, sono venute meno le radici di una storica azienda dal territorio.
Con questa nuova struttura organizzativa, viene scelto di spostare la maggioranza degli uffici a Milano e i
magazzini a Caleppio. Decisioni che non godono del consenso delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, e
risultano essere poco chiare e comprensibili e contro ogni logica di responsabilità sociale e ambientale.
Questi trasferimenti tolgono al territorio preziosi posti di lavoro, ed avranno conseguenze non solo
sull’economia locale, ma anche sul benessere e sulla qualità della vita dei lavoratori coinvolti e delle loro
famiglie.
La direzione ha comunicato alle organizzazioni sindacali le ‘condizioni di trasferimento’ che non supportano i
maggiori costi che dovranno sostenere i lavoratori coinvolti e viene previsto anche un significativo
ridimensionamento dello smart working, che in questi anni si è dimostrato efficace nel bilanciare i tempi di vita
e lavoro.
In un’epoca in cui sempre più aziende stanno adottando politiche flessibili per supportare il bilanciamento tra
lavoro e vita privata dei dipendenti, Pikdare sembra fare marcia indietro, ignorando le esigenze e le aspettative
dei suoi lavoratori.
Per contrastare questa impostazione dirigenziale, sono già stati proclamati due scioperi e altre iniziative sono in
discussione per tutelare le persone coinvolte.
La recente acquisizione di Ypsomed, con le inevitabili ottimizzazioni dei processi, pone delle preoccupazioni
anche sul futuro della Unità Produttiva di Casnate con Bernate.
Il sindacato chiede alla direzione di Pikdare di impegnarsi in un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei
lavoratori al fine di trovare soluzioni che rispettino i diritti e il benessere dei dipendenti.
Chiediamo inoltre il sostegno e la solidarietà della comunità e delle istituzioni locali per garantire che i
lavoratori di Pikdare non siano lasciati soli di fronte a queste sfide.
Restiamo vigili e pronti ad agire per difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori di Pikdare

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