TENSIONE ALLA SISME

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le Organizzazioni Sindacali e le RSU aziendali della Sisme di Olgiate Comasco esprimono attraverso questo comunicato la loro preoccupazione per il mancato raggiungimento degli obbiettivi dichiarati per gli ultimi due anni .

Di  fatto, i consistenti investimenti, tra cui il progetto di Industria 4.0, malgrado i numerosi proclami durante gli incontri tra le parti, non hanno prodotto miglioramenti nei processi produttivi e non hanno generato salti di qualità nell’innovazione.

La stessa Industria 4.0 annunciata dall’azienda in pompa magna, ad oggi non ha prodotto nessun risultato tangibile.

Le scelte strategiche dell’azienda hanno prodotto pesanti ritardi sulla produzione , ritardi che come OOSS avevamo largamente anticipato senza essere ascoltati e che ora chiediamo di cambiare.

Ad esempio, l’investimento  realizzato sulla linea dei motori Cappe Brushless che ad oggi non viene utilizzata.

L’azienda ha affermato che crede nella “valorizzazione del capitale umano” come scritto nelll’articolo de “La Provincia” del 7 ottobre 2019.

Bisogna capire cosa intende: negli ultimi mesi ben sette figure professionali di spessore hanno dato le dimissioni ed il loro lavoro è stato spalmato sulle figure già esistenti “caricandole” troppo e di fatto peggiorando la qualità del lavoro

Di sicuro hanno “valorizzato il capitale umano” (più lavoro allo stesso costo) , ma non crediamo che fosse il messaggio che l’azienda intendeva far passare all’opinione pubblica

A nostro giudizio, per traguardare il futuro e accettare le sfide che il mercato propone, serve mantenere lo stesso livello occupazionale mettendo il personale adibito, nelle migliori condizioni organizzative che ad oggi non ci sono sufficienti 

Nella loro quotidianità I lavoratori accusano sempre più queste inefficienze  organizzative, le RSU e  le OO/SS non si sono mai sottratte al confronto portando proposte concrete.

La RSU ha sempre cercato di gestire la confusione organizzativa causata dalle discutibili scelte aziendali, affrontando situazioni di disagio produttivo e ambientale permettendo all’azienda di produrre ai livelli attuali.

Coscienti che la soddisfazione del cliente è condizione principale per permettere il buon funzionamento dell’azienda, e con essa i livelli occupazionali e la ricchezza da redistribuire tra tutti gli attori aziendali, i dipendenti hanno  lavorato molte ore aggiuntive rispetto al normale orario di lavoro, nonostante periodi in cui le condizioni climatiche sono state proibitive, con un contributo aziendale minimo e con interventi insufficienti a mitigare il problema,  nonostante le nostre preventive sollecitazioni.

In questo contesto di criticità, la Proprietà, invece che cercare e curare una proficua collaborazione, interviene negativamente attaccando l’autonomia delle RSU e by passando il ruolo delle stesse.

L’azienda si vuole appropriare del fondo RSU, che le stesse ricevono annualmente dal gestore delle macchinette del caffè, per poi utilizzarlo in attività di valore sociale a favore dei dipendenti e delle Onlus, senza neanche degnarsi di confrontarsi, ma rendendolo noto con uno sterile comunicato.

E’ evidente che un atto unilaterale di questa natura mira a limitare l’autonomia e l’agibilità sindacale.

Tale atto provoca inevitabilmente un irrigidimento delle relazioni fin ad ora gestito in modo proficuo tra le parti.

Il nostro impegno ed il nostro apporto non sono mai venuti a mancare.

Lo dimostra l’ultimo anno, periodo di forte scarico/carico di lavoro, in cui si sono trovate  le soluzioni salvaguardando gli obbiettivi dell’azienda e le tutele dei lavoratori grazie alla gestione congiunta delle problematiche.

Invitiamo l’Azienda a rivedere la propria posizione e di aprire nuovamente ad un confronto serio e costruttivo.  

Chiediamo che siano rimosse le azioni  intraprese contro la Rsu, contro il sindacato e contro i lavoratori.

Invitiamo l’Azienda a fare una dettagliata analisi degli sprechi e delle inefficienze.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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