TURISMO: ATTENZIONE AL LAVORO POVERO

Giacomo Licata, segretario Cgil Como: “I lavoratori crescono di numero. Spesso rientrano in quella categoria definita “lavoro povero”. Noi crediamo in questo territorio ci siano le condizioni per aprire una discussione su quale turismo vogliamo. Riteniamo ci sia bisogno di una regia e ci debba essere la necessità di strumenti. Alcuni, come gli ammortizzatori sociali, ci sono già. È arrivato il momento di pensare a strumenti legati a politiche attive”. La proposta è un bollino di qualità per le imprese rispettose dei diritti dei lavoratori, sulla scorta di quanto già fatto in altre zone d’Italia a vocazione turistica.

Fabrizio Cavalli
, componente di segreteria Filcams Cgil Como: “Negli ultimi due anni, nell’ambito turistico, le vertenze nel Comasco sono state circa 150, la metà per mancati pagamenti. I temi su cui c’è la più alta vertenzialità sono anche il rispetto degli orari di lavoro e dei riposi, i  ritmi di lavoro per scarsità di personale e lavoro nero. Siamo sul finire della stagione. Da alcuni anni siamo impegnati a informare i lavoratori stagionali circa il loro diritto alla indennità di disoccupazione e al diritto di precedenza sulle nuove assunzioni per la stagione successiva”.

Domani, all’interno dell’iniziativa #backstage, organizzata dalla Filcams nazionale, la categoria comasca sarà sulla spiaggia di Domaso dalle 16 alle 18 (zona campeggi) per la campagna di sensibilizzazione circa il lavoro nel turismo e informare gli addetti del potenziamento del servizio di raccolta delle disoccupazioni: per dare un’idea, sono circa 2500 l’anno le disoccupazioni legate al turismo portate a termine dalla categoria.

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