EDILI: INCONTRO CON ANCE E PREFETTURA PER RINNOVO CONTRATTO. IL 18 DICEMBRE CI SARA’ UNO SCIOPERO

 

 
Il mancato rinnovo del contratto nazionale degli operai edili dopo 1 anno e 5 mesi dalla scadenza del precedente, è un atto ostile contro i lavoratori. Dal luglio 2016 la trattativa non è mai entrata nel merito della piattaforma presentata dai sindacati Feneal, Filca e Fillea.
 
La delegazione dell’Ance, a livello nazionale, non è in grado di esprimere la volontà di arrivare in tempi brevi alla firma del contratto. Il ridisegno degli assetti dirigenziali da un lato e la dialettica interna sulla gestione delle materie previste dal contratto dall’altro, pone l’Ance in una condizione di dilatare in continuazione i tempi per affrontare i temi posti dalla piattaforma.
 
La presentazione di una contro-piattaforma a febbraio. da parte delle delegazioni datoriali esplicita la volontà di non dare risposte concrete alle esigenze dei lavoratori.
 
In aggiunta ai temi per il rinnovo , gli operai edili sono in mobilitazione anche per l’assenza di risposte concrete sull’anticipo dei tempi di approdo alla pensione. Il 70% di respinte delle domande di Ape Social da parte dell’Inps, l’innalzamento dell’età di vecchiaia fino a 67 anni proposto dal Governo Gentiloni, sono elementi che non tengono conto di quanto sia faticoso svolgere il lavoro del muratore.
 
A sostegno delle ragioni degli operai edili, in tutto il territorio nazionale si sono svolte iniziative. A Como, i sindacati hanno incontrato i rappresentanti di Ance Como e il vicario prefettizio Giuliana Longhi.A seguire, il 18 dicembre ci sarà uno sciopero nazionale con manifestazione a Torino.
 
“Il diritto al rinnovo del contratto – spiegano i sindacati – non può essere messo in discussione e non può essere ostaggio di dialettiche interne alla controparte. La modifica del paradigma del comparto edile, utile per affrontare la complessità del costruire in futuro, passa dalla contrattazione collettiva per adeguare i saperi degli opera, degli impiegati e dei tecnici di cantiere”.

 

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