La Lombardia SiCura

La raccolta firme “La Lombardia SiCura” inizierà il primo marzo 2024 online su Change.org e nelle piazze, grazie all’attivismo dei promotori dell’iniziativa. Si tratta di una petizione sulla sanità promossa dal Comitato “La Lombardia SiCura” che nasce dal Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica, costituito dalle stesse organizzazioni (Medicina Democratica, Osservatorio Salute, Arci Lombardia, FP CGIL Lombardia, ACLI Lombardia). “La Lombardia SiCura” nasce infatti dal Comitato Promotore del Referendum per la Sanità Pubblica, costituito dalle stesse organizzazioni e ne prosegue anche la battaglia referendaria abrogativa. “Se la Lombardia non vuole ascoltare le persone lo faremo noi“, hanno detto i referenti di “La Lombardia SiCura”, che hanno illustrato i punti chiavi alla base della petizione: un centro unico di Prenotazione, che dovrà disporre delle agende di tutte le strutturepubbliche e private contrattualizzate; l’abbattimento delle liste d’attesa, attraverso un periodico controllo, da parte di Regione e Ats; lo stop all’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti) e, quindi, la stabilizzazione e l’assunzione del personale sanitario. “Chiediamo inoltre – hanno aggiunto – miglioramenti e la copertura dei costi sanitari da parte del servizio sanitario regionale delle Residenze Sanitarie Assistenziali e Anziani e la diffusione e il potenziamento dei servizi territoriali, indispensabile riferimento per la salute dei cittadini e delle cittadine. Questi devono essere dotati di tutte le risorse, del personale e delle professionalità necessarie a garantire qualità del loro lavoro. Se il centrodestra al governo della Regione Lombardia continuerà a ignorare queste che non sono soltanto le nostre richieste, ma elementi fondanti per il funzionamento del servizio sanitario pubblico, sarà chiaro, una volta per tutte, da che parte è schierato”. La mobilitazione sul disastro sanità in Lombardia, e che ha visto negli ultimi due anni il susseguirsi di innumerevoli iniziative e manifestazioni, ha già prodotto un importante risultato: i partiti di opposizione si sono impegnati a presentare ordini del giorno, che riprendano i contenuti della petizione nel maggior numero di comuni possibile. Sono stati definiti diversi gruppi provinciali che faranno iniziative e seguiranno l’andamento della raccolta firme a livello locale. A breve sarà attivato il link su Change.org per la petizione ed è stato aperto il sito dedicato: www.lalombardiasicura.it, ma è possibile inviare richieste a: info@lalombardiasicura.ite ne prosegue anche la battaglia referendaria abrogativa. “Se la Lombardia non vuole ascoltare le persone lo faremo noi“, hanno detto i referenti di “La Lombardia SiCura”, che hanno illustrato i punti chiavi alla base della petizione: un centro unico di Prenotazione, che dovrà disporre delle agende di tutte le strutturepubbliche e private contrattualizzate; l’abbattimento delle liste d’attesa, attraverso un periodico controllo, da parte di Regione e Ats; lo stop all’utilizzo dei medici a gettone (non dipendenti) e, quindi, la stabilizzazione e l’assunzione del personale sanitario. “Chiediamo inoltre – hanno aggiunto – miglioramenti e la copertura dei costi sanitari da parte del servizio sanitario regionale delle Residenze Sanitarie Assistenziali e Anziani e la diffusione e il potenziamento dei servizi territoriali, indispensabile riferimento per la salute dei cittadini e delle cittadine. Questi devono essere dotati di tutte le risorse, del personale e delle professionalità necessarie a garantire qualità del loro lavoro. Se il centrodestra al governo della Regione Lombardia continuerà a ignorare queste che non sono soltanto le nostre richieste, ma elementi fondanti per il funzionamento del servizio sanitario pubblico, sarà chiaro, una volta per tutte, da che parte è schierato”. La mobilitazione sul disastro sanità in Lombardia, e che ha visto negli ultimi due anni il susseguirsi di innumerevoli iniziative e manifestazioni, ha già prodotto un importante risultato: i partiti di opposizione si sono impegnati a presentare ordini del giorno, che riprendano i contenuti della petizione nel maggior numero di comuni possibile. Sono stati definiti diversi gruppi provinciali che faranno iniziative e seguiranno l’andamento della raccolta firme a livello locale. A breve sarà attivato il link su Change.org per la petizione ed è stato aperto il sito dedicato: www.lalombardiasicura.it, ma è possibile inviare richieste a: info@lalombardiasicura.it

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