RISOLTO IL PROBLEMA PER I FRONTALIERI CONSIDERATI FUORI FASCIA

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ll CSIR Ticino- Lombardia-Piemonte e il CSIR Grigione- Sondrio collaborando in modo stretto con i politici del territorio di confine, in modo marcato con il senatore Del Barba, raggiungono l’obiettivo d’avere, da parte dell’agenzia delle entrate italiana, un chiarimento definitivo in merito alla figura del frontalieri entro fascia e al concetto dei 20km dal confine.

Mercoledì 29 marzo 2017 – ll CSIR Ticino- Lombardia-Piemonte e il CSIR Grigione- Sondrio collaborando in modo stretto con i politici del territorio di confine, in modo marcato con il senatore Del Barba, raggiungono l’obiettivo d’avere, da parte dell’agenzia delle entrate italiana, un chiarimento definitivo in merito alla figura del frontalieri entro fascia e al concetto dei 20km dal confine.
Chiarezza è fatta, specialmente per quei lavoratori che l’agenzia delle entrate di Sondrio (ingiustamente) voleva equiparare ai frontalieri fuori fascia (fuori dai 20km). Nello specifico, la risoluzione 38E del 28.03.2017 emanata su nostre sollecitazioni, chiarisce come l’accordo sulla doppia imposizione tra Italia e Svizzera relativamente ai confini con i Cantoni Ticino, Lombardia e Piemonte non sia la distanza dal posto di lavoro (es. abito a Samolaco e lavoro a Lugano) ma la distanza lineare dal confine. In sostanza, si stabilisce il principio che per i frontalieri residenti nei 20 km dal confine si applicheranno le norme del 1974 con imposta alla fonte da parte del datore di lavoro, senza essere assoggettati al sistema di tassazione ordinaria.
Un chiarimento voluto, cercato e oggi concretizzatosi.
Una buona notizia, per quelle centinaia di frontalieri che non si vedevano riconosciuto lo status e che quotidianamente si recano in Svizzera per lavoro.
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