#IOCIMETTOLAVITA

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le OO.SS di CGIL FP – CISL FP – UIL FPL di Como a quasi due mesi dell’esplosione dell’emergenza sanitaria
nel nostro Paese ribadiscono la necessità di porre in atto ancora ulteriori misure volte a tutelare il personale
impegnato in questa grave emergenza: medici, infermieri, O.S.S., A.S.A., compreso il personale tecnico e
amministrativo che operano nelle ASST, ATS, RSA, RSD nonché tutti gli addetti del settore socio-assistenziale,
che mettono a nostra disposizione non solo le competenze professionali, ma anche la loro stessa vita, in una lotta
impari contro un nemico che sta decimando gli stessi operatori a difesa della popolazione e delle fasce più deboli.
Nella nostra provincia si continuano a registrare aumenti di casi di positività da Covid-19 che devono essere
fermati con tutte le azioni di contrasto possibili, sia nei contesti sociali, sia nei luoghi di lavoro dove il rischio di
contagio degli operatori sanitari è ancora rilevante.
Purtroppo nelle RSA la percentuale di presenza di operatori in malattia con sintomi riconducibili all’infezione, in
alcune strutture ha raggiunto dimensioni insostenibili per garantire un’adeguata assistenza agli anziani, che
rischiano di non avere nemmeno l’assistenza minima. A questa difficoltà si aggiunge la criticità nell’effettuazione
dei tamponi al personale per il riconoscimento dell’infortunio che deve essere risolta a tutela di eventuali malattie
professionali che dovessero eventualmente insorgere.
Le OO.SS. CGIL, CISL e UIL, rivendicano il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. Riorganizzare le realtà lavorative in maniera adeguata alla gestione dell’emergenza ;
2. Fornire al personale idonei Dispositivi di Protezione Individuale;
3. Procedere alla definizione di un programma per effettuare i tamponi a tutti gli operatori
e gli ospiti/pazienti come da note già trasmesse;
4. Messa a disposizione di alloggi per il personale sanitario, utili a garantire condizioni di
vita tali a prevenire la diffusione del contagio;
5. Chiediamo che nelle RSA più colpite sia inviato personale specializzato dall’esercito,
dalla CRI o della protezione civile;
6. Predisposizione di un percorso di confronto sotto il profilo economico volto a
valorizzare il personale, definito sulla base dei relativi contratti di lavoro che nel corso
dell’emergenza da Covid–19 ha dato supporto e contributo sia intermini quantitativi che
qualitativi.
Siamo pronti ad attivare ogni forma di lotta e protesta al fine di tutelare in primo luogo la sicurezza degli
operatori rivendicando anche il riconoscimento economico dovuto all’impegno e ai sacrifici delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Per queste ragioni, chiediamo a tutti i lavoratori coinvolti di inviare a supporto delle nostre istanze una cartolina
virtuale a Regione Lombardia ed ATS Insubria ricordando loro che #iocimettolavita, ogni giorno per dare un
servizio migliore e contribuire con tutti gli sforzi possibili ad uscire indenni dalla pandemia.

Scarica la cartolina[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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