POSTE ITALIANE: LO SCIOPERO BIANCO CONTINUA FINO AL 18 LUGLIO

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sul territorio, come in tutta la Lombardia, continuerà fino al 18 luglio il blocco delle prestazioni straordinarie e aggiuntive, compresa la flessibilità operativa e formazione fuori orario. In breve, uno sciopero bianco. Il motivo? Le condizioni in cui i lavoratori sono costretti a operare.

 

Disagi in ambito lavorativo che diventano di giorno in giorno sempre più difficili da sostenere e che riguardano tutti i livelli produttivi:  carichi eccessivi di lavoro, turni estenuanti e disordini organizzativi.

 

Basti solo citare la mancanza di organico nel recapito e nel mercato privati a cui l’azienda cerca di sopperire con il ricorso massiccio agli straordinari (in particolare per i portalettere), distacchi di personale, misure d’intervento straordinarie utilizzate in maniera selvaggia e ormai con cadenza ordinaria. Situazioni irrisolte nonostante i ripetuti confronti sui tavoli sindacali.
Inoltre, si segnalano le continue sollecitazioni per la vendita di prodotti commerciali, l’insufficiente vigilanza, gli strumenti in dotazione spesso obsoleti fino ai motoveicoli in dotazione ai portalettere al limite delle norme minime di sicurezza. Si tratta di un elenco a titolo esemplificativo e non esaustivo.

 

L’interesse dell’azienda sembra ormai principalmente orientato verso una vera e propria “finanziarizzazione” dell’attività produttiva, tesa alla vendita di prodotti commerciali che si realizza spesso con una pressione spasmodica sulle figure commerciali.  L’obiettivo è ottenere risultati sempre più sfidanti attraverso un monitoraggio in tempo reale della prestazione lavorativa e che si realizza sempre più di frequente con modalità comunicative al limite del vessatorio e che rischiano, a nostro avviso,  di produrre effetti nocivi irreversibili sul benessere psicofisico di questi lavoratori.

 

A poste chiediamo la stabilizzazione del personale a tempo determinato, l’assunzione di nuove unità agli sportelli, logistica e recapito,  rispetto degli accordi sindacali e delle norme contrattuali, a incominciare dagli orari  e dagli accordi sulla fruizione delle ferie,  maggiore vigilanza su salute sicurezza e benessere dei lavoratori.
Slc Cgil Como e Lombardia si riservano di proseguire le azioni di conflitto qualora l’azienda non dovesse intervenire con azioni mirate a recuperare un equilibrio fra condizioni di lavoro dignitose e carichi sostenibili. Inoltre vorremmo ricordare a Poste Italiane che l’anima privatistica con la rincorsa al mero profitto non rappresenta l’etica a cui essa nelle diverse dichiarazioni fa riferimento.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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